27/10/15

La flotta dei Vegani


I luoghi comuni ritornano.E fanno male.
Non farti le seghe, ché poi diventi cieco. Oppure Gesù piange.
Non desiderare la donna d'altri, ché poi Dio ti strafulmina.
Non fornicare, ché poi il parroco di sgama e ti fa recitare sei milioni di avemarie e paternoster.
Non mangiare la Nutella, ché poi ti riempi la faccia di brufoli.
Non fumare, ché poi ti viene il cancro ai polmoni.
Non bere alcolici, ché poi ti ritiro i punti dalla patente. Se prima non ti stronca un infarto.

Me ne restava solo uno di piacere proibito: la graticola. Quel meraviglioso graticcio intriso di fuliggine e grasso carbonizzato con costolette, salsicce, braciole, pancetta che sfrigolavano insieme in un tripudio di unto colante sulle braci fumanti, con abbondante profluvio di ammine eterocicliche, idrocarburi policiclici aromatici, benzopirene ed altre amenità. 
Tutte, ovviamente, cancerogene.

Comunque, ragazzi, prima o poi ci tocca di morire. Quando ci arriverò, non ci arriverò da vegano.
Hasta la costoletta. Siempre!
Haldeyde

25/10/15

C'è pistola e c'è revolver


Vedete poi tutta questa differenza fra chi timbra il cartellino in mutande al Comune di Sanremo e questo menomato mentale, pagato profumatamente da noi cittadini per fare sistematicamente delle figure di merda?
Haldeyde

18/10/15

Mezzani e mezzi di trasporto


Oggi al bar affrontavo una discussione politica accesa, ma corretta, con uno dei miei soliti compagni di colazione. Il mio amico, un signore decisamente over sixty, abbastanza somigliante a Robert Redford, con un passato di vita avventurosa, un lavoro a stretto contatto con le categorie deboli ed una tradizione famigliare di stampo comunista (ma come può essere comunista un comunista romagnolo, cioè rossissimo), mi spiegava la sua disillusione nei confronti di una sinistra che, endemicamente, sembra nata per farsi male da sola.
Ovviamente io ero d'accordo quasi su tutto, eccetto la piega che hanno preso le nostre rispettive disillusioni.
Lui, costretto a presentarsi davanti ai probiviri di partito per aver criticato pubblicamente gli allora diessini locali (che professavano discorsi di sinistra, ma intanto sputtanavano i soldi dei contribuenti in mignotte), è stato allontanato dal partito e da allora teorizza l'ineluttabilità del compromesso, ovvero, che non si possono fare le riforme necessarie se non ti metti d'accordo anche con gli altri. E quindi sostiene Renzi e le sue aperture a destra, visto che i talebani dell'M5S non vogliono fare da sponda a nessuno.
Io, con un passato molto meno avventuroso e di sostanziale distanza dalla politica vissuta e non solo letta, la mia disillusione la vivo con una brama utopistica di coerenza. Quella brama che mi ha spinto a dare credito prima a Veltroni, poi a Di Pietro, poi ai grillini, poi a Renzi, con il disperato desiderio di vedere qualcuno che trasformasse la politica, da quel truogolo che è sempre stata negli ultimi decenni, in qualcosa di più nobile ed onesto. Viste le promesse non mantenute e le riforme che fanno felice solo Alfano, devo dire che io, Renzi, invece non lo sostengo più.
Il mio amico, da parte sua, spera che, a forza di compromessi che io reputo destroidi e lui solo necessari, Renzi alle prossime elezioni possa aver convinto tutta la fascia cosiddetta moderata, che va dal centrosinistra, alla ex-democrazia cristiana, passando per gli ex-craxiani, i forzisti ex berlusconiani ed i leghisti moderati ed aver una maggioranza tale da poter finalmente dire "OK, adesso giù la maschera! Siamo di sinistra e adesso parliamo di fasce deboli, diritti sul lavoro, lotta alla corruzione, coppie di fatto, scuola pubblica, dignità e fanculo gli F35!".
Io,purtroppo, credo che lui sia solo un nuovo Craxi. Tant'è che quando è a Roma pernotta all'Hotel Raphael, noto per la pioggia di monetine addosso all'ex-latitante Bettino.

Spero tanto che abbia ragione il mio amico.
Haldeyde 

16/10/15

Lasciamo fuggire questo cervello


Per carità, Baffino. Nessuno ti trattiene.
Al workshop "Il finanziamento della politica ed il ruolo delle fondazioni", organizzato all'Università Cattolica di Milano, l'insigne cervello quasi in fuga Massimo D'Alema, sottolineando le difficoltà che le fondazioni politiche incontrano in Italia, ha detto che il ritirarsi all'estero è "una tentazione che non di rado mi coglie....Ma amo questo Paese".
Grazie, Massimo, anche l'Italia ricambia il tuo amore nello stesso modo ugualmente disinteressato, ma sentiti pure libero di restare nel tuo ufficio di Bruxelles e di tornare giusto ogni tanto per deliziarci con qualche risottino o qualcuna delle tue pregiate bottiglie delle tue vigne.
Haldeyde
PS. Una piccola nota d'ufficio: forse le fondazioni politiche non saranno coccolate come tu vorresti, ma per quanto riguarda i finanziamenti, il tuo PD, quello che va in giro a dire di aver abolito i finanziamenti ai partiti, ha appena votato la spartizione di un malloppo di 45 milioni, con i soli voti contrari di M5S ed astensione di SEL.

09/10/15

Fuoco amico


Che Ignazio Marino avesse un po' di vento in faccia lo si subodorava da un pezzo. 
Di sicuro lui ci ha messo una indiscutibilmente scarsa dose di empatia, per non dire una vera e propria bacchetta da rabdomante per scovare le figure di merda anche nei posti più remoti.
Farsi sfanculare perfino da un Papa che apre ai gay ed ai divorziati è un record olimpionico della figura meschina. Anche l'essere perennemente sofferto come una spina nel fianco dal proprio partito di appartenenza non è cosa che possa aiutare un sindaco che, come obbiettivo, aveva quello di risollevare una città decadente ed in mano alla malavita come Roma.
Marino non era abbastanza carismatico, ma soprattutto era troppo solo per una missione di quella portata. Tuttavia, farlo fuori in questo modo è stata una vera e propria porcata, perpetrata dai suoi stessi compagni di partito. La destra e Casa Pound possono pure festeggiare, ma devono ringraziare il fuoco amico (?) dell'alta dirigenza del centrosinistra.
Che Marino venga silurato per delle cene a spese del comune fa scappare da ridere, specie in un paese che ha avuto come ministri e consiglieri le conigliette del precedente capo del governo.
Che a crocifiggerlo, per aver portato ad una cena di rappresentanza anche sua moglie, sia proprio Matteo Renzi, uno che noleggia un Airbus A380 da 175 milioni e capienza sufficiente per 500 passeggeri per far vedere al mondo che ce l'ha più grosso di Obama, ecco, anche questo è surreale.
Marino è colpevole di essere stato troppo ottimista, o forse presuntuoso, da pretendere di farcela senza sporcarsi. Per il resto continuo a pensare che sia un uomo onesto. Antipatico, ma onesto.
Troppo per quello che è diventata Roma in questi ultimi anni.
Haldeyde

04/10/15

NATO...sotto una cattiva stella

Un giorno
qualcuno
con voce calma ed occhi pazienti
mi insegnerà,
come si dovrebbe fare con i bimbi,
a capire la differenza
fra tragico errore
e crimine di guerra.

A me sembrano tutti crimini di guerra.
Haldeyde